Malasanità

Giulio ha subito soprusi che non avevano alcuna giustificazione. La sua giovane vita è stata stroncata dall'incompetenza e dall'arroganza di chi avrebbe dovuto aiutarlo nei momenti di difficoltà.
Rendere noti episodi che riguardano la malasanità nel mondo della salute mentale può contribuire a scalfire il muro di omertà e di protezioni che garantisce la totale impunità a medici e dirigenti che disonorano la loro professione.

Nell'estate del 2006 l'ondata di caldo ha cominciato a creare problemi a Giulio. I familiari e lui stesso si sono rivolti al centro di salute mentale del Domio. Non ha avuto nessun aiuto. Le richieste si sono ripetute senza alcun esito, e la direzione del dipartimento non ha voluto nemmeno rispondere per mesi agli appelli dei familiari. La preoccupazione cresceva perchè tutti sanno che un qualsiasi malanno se viene trascurato peggiora. I familiari sono ricorsi a un quotidiano per lanciare un appello. Non è successo niente. Dopo un mese hanno lanciato un altro appello col quotidiano In Città perchè stava succedendo tutto quello che si temeva. Ma anche questo non è servito ad avere il minimo interessamento da parte del dipartimento e del centro del Domio. Allora il papà è ricorso anche alla radio nazionale, Radio 3, nel corso della seguitissima rubrica “Prima pagina”. Dirigenti e medici del dipartimento erano perfettamente a conoscenza. Ma è stato rifiutato qualsiasi aiuto; in quel periodo ripetevano a Giulio che era il papà maniaco. Il papà non ha più motivi per disturbarli. Giulio non c'è più.

Gianni Pecol Cominotto, assessore regionale alla Sanità, non risponde. Beltrame? Nemmeno lui. Hanno altri interessi.
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Ascoltate qui la raffinatezza del signor Mezzina, direttore del CSM di Barcola, con i poeti del Club Zyp

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Qui di seguito i due appelli gentilmente ospitati dal quotidiano In Città.





Qui sotto la registrazione della conversazione a Radio 3
(Si trova in formato MP3 nel sito della Rai.)

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Questi drammatici appelli pubblici non sono gli unici documenti che tracciano la storia dell'assassinio più annunciato della storia medica italiana. Altri saranno esibiti in sede giudiziaria. Vale la pena, oltre ai documenti Underground in questo sito, di riportare qui alcuni scambi di punti di vista avuti pubblicamente sul quotidiano Il Piccolo. Ognuno può trarne le proprie valutazioni.





Sull'elettroshock: stupidaggini, testimonianze, riflessioni
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